Lavoro e immigrazione: idee per un nuovo modello di inclusione sociale

Lavoro e immigrazione: idee per un nuovo modello di inclusione sociale

Tavola rotonda con la partecipazione di Maurizio Ambrosini professore di Sociologia delle migrazioni ,Gian Carlo Blangiardo, professore di Demografia. Coordina: Davide Maggi, professore di Economia aziendale.

Maurizio Ambrosini, professore di Sociologia delle migrazioni presso l’Università degli Studi di Milano

Gian Carlo Blangiardo, professore di Demografia presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca – Facoltà di Statistica

Davide Maggi, professore di Economia aziendale presso l’Università “Amedeo Avogadro” di Novara e vicepresidente Fondazione Comunità Novarese onlus

 

Maurizio Ambrosini
Così l’Europa volta pagina sull’asilo

http://www.lavoce.info/ – 1 settembre 2015

Con il discorso di Juncker al Parlamento europeo, cambia radicalmente la politica sull’asilo dell’Unione. Il mutamento di rotta è guidato dalla Germania. Ma se l’Europa finalmente si muove, la partita è tutt’altro che chiusa, con almeno quattro nodi fondamentali che restano ancora da sciogliere. Leggi…

Maurizio Ambrosini
Come affrontare l’ondata di profughi

http://www.lavoce.info/ – 11 settembre 2015

L’Europa sembra avere capito che occorre cooperare per gestire il dramma dei migranti. La soluzione al problema va cercata facendo dell’asilo una politica comunitaria per cui i vari paesi dovrebbero ricevere aiuti europei in proporzione al numero delle persone accolte. Leggi…

Non passa lo straniero

Le politiche migratorie sono salite di rango nell’agenda delle forze politiche, dei governi e dei parlamenti, non solo in Italia ma anche in Europa e nel mondo. Sono un tema caldo delle campagne elettorali, e sono oggetto di aspre campagne da parte di nuovi attori politici in diversi paesi.
non-passa-lo-straniero-Ambrosini-chometemporary Le politiche degli ingressi, il trattamento degli immigrati irregolari, l’accoglienza dei rifugiati, l’accesso alla  cittadinanza, la riaffermazione dell’identità nazionale, la richiesta di adesione culturale agli immigrati, sono  temi dibattuti e controversi in tutti i paesi sviluppati, e anche nei paesi emergenti. Spesso fra l’altro, in  tempi di bassa passione ideologica, assumono uno spiccato rilievo simbolico: servono a definire le  posizioni delle forze politiche e a contrapporsi ai concorrenti. Il sovraccarico ideologico produce una  crescente divaricazione tra politiche dichiarate e politiche praticate: le sanatorie ne sono l’esempio più  evidente. Questo vale nel caso italiano (7 in 25 anni), ma anche nel resto d’Europa, dove 22 paesi su 27 ne hanno attuate tra il 1996 e il 2008, regolarizzando da 5 a 6 milioni di immigrati.
Anche a livello locale, dove di solito prevalevano pragmatismo e ricerca di soluzioni ragionevoli, compaiono oggi politiche dichiarate di esclusione; spesso poi inattuate o contrastate da attori pro-immigrati e dalla magistratura, ma in ogni caso culturalmente e politicamente influenti.
Nello stesso tempo però gli immigrati acquistano ogni giorno legittimazione, voce e diritti, mediante diverse pratiche di cittadinanza dal basso. Se il multiculturalismo è oggi in declino, la diversità invece ottiene crescente consenso. Nelle politiche urbane, diversità e coesione sociale sono i nuovi termini che consentono di cercare soluzioni praticabili per la gestione di società sempre più eterogenee. Chiusura ed esclusione  non sono univoche: le politiche migratorie sono piuttosto un campo di battaglia, in cui alle tendenze ostili agli immigrati si oppongono attori e pratiche sociali che promuovono l’inclusione.

Sociologia delle migrazioni

Tra i fenomeni più rilevanti del nostro tempo, le migrazioni internazionali pongono sfide inedite alla convivenza sociale: ci obbligano a ridefinire chi sono i nostri simili, a decidere chi intendiamo riconoscere come concittadini, a interrogarci sui rapporti sociologia delle migrazioni tra cittadinanza economica e cittadinanza sociale, a rileggere i percorsi che producono integrazione o  marginalità. Questo manuale fornisce i concetti e gli spunti interpretativi necessari per una conoscenza più  precisa e argomentata delle migrazioni. La nuova edizione aggiornata si arricchisce fra l’altro di un capitolo  su rifugiati e minoranze rom/sinte.
Indice: Prefazione. – Parte prima: Coordinate e processi fondamentali. – I. Migrazioni e migranti. – II. Alla  ricerca delle cause. – III. Perché ne abbiamo bisogno: l’inserimento nel mercato del lavoro. – IV. Sul  versante dei migranti: le funzioni delle reti sociali. – Parte seconda: Attori emergenti. – V. Il passaggio al lavoro indipendente. – VI. Donne migranti e famiglie transnazionali. – VII. I figli dell’immigrazione. – Parte terza: La dimensione politica. – VIII. La regolazione dell’immigrazione. – IX. Le politiche per gli immigrati. – Parte quarta: Aree problematiche. – X. Devianti e vittime, trafficanti e trafficati. – XI. Pregiudizio, discriminazione, razzismo. – XII. Rifugiati, migranti forzati, minoranze rom e sinte. – Riferimenti bibliografici. – Indice analitico.

Per saperne di più Mondi-Migranti-1-2015

 

 

 

 

 

 

 



 

L’assedio dei profughi alle frontiere d’Europa
di Gian Carlo Blangiardo
Il Sole 24 ore – 24 agosto 2015
Se è vero che il mese di agosto viene tradizionalmente associato all’immagine di masse di persone in movimento, anche quest’anno esso verrà ricordato per eventi legati alla mobilità. Ma più che descrivere un popolo di vacanzieri, felicemente in moto alla ricerca del sole o della quiete dei monti, le cronache dell’agosto 2015 tendono a evocare quotidianamente un tipo di mobilità che ha spesso risvolti drammatici: ci raccontano di sbarchi e di fughe dalla paura o dalla miseria. Leggi…

Piano Ue, il 60% dei profughi a Germania, Francia e Spagna. Dall’Italia 39mila ricollocamenti
un articolo di Rossella Cadeo e un’analisi di Gian Carlo Blangiardo
Il Sole 24 ore – 7 settembre 2015 Leggi…

Migranti, “invasione? No, è l’Ue che è impreparata. La vera emergenza sarà nei prossimi 20 anni. E colpirà l’Italia”
Il Fatto Quotidiano – 4 settembre 2015
Lo spiega Gian Carlo Blangiardo, demografo dell’Università Bicocca e dell’Ismu. Gli arrivi sono in crescita, dai 62mila del 2011 agli oltre 350mila dei primi 8 mesi di quest’anno. Ma l’Europa dovrà piuttosto prepararsi ai prossimi decenni: “La guerra in Siria finirà, mentre la migrazione economica che passa soprattutto per il nostro Paese si aggraverà: da qui al 2035 solo la Nigeria e l’Etiopia, per fare due esempi, avranno rispettivamente 40 e 25 milioni di persone in età di lavoro in più”. Leggi…

Per saperne di più

ismu

 

 

 

franco_angeli

 

 

http://www.cartadiroma.org/