Geografia mondiale della povertà

venerdì 23 settembre 2016
11:00
Auditorium ITI/Liceo Scientifico - Borgomanero

Geografia mondiale della povertà

Enrica Chiappero Martinetti

Professore ordinario di Economia Politica presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Pavia. E’ attualmente Vice-Presidente della Human Development and Capability Association.

ARTICOLI

Diseguaglianze perché?

Le diseguaglianze sono in larga misura il risultato delle scelte politiche: il fatto che in alcuni paesi ci siano più o meno diseguaglianze e opportunità, che in alcuni paesi aumenti mentre in altri no, non deriva dal fatto che i mercati o le leggi economiche funzionino diversamente ma dipende dalla cornice istituzionale e sociale esistente che consente di favorire o contrastare la diseguaglianza. Ogni decisione politica contribuisce a disegnare diversamente la distribuzione della ricchezza e delle opportunità.

13/07/2015 – Benecomune.net

Leggi tutto l’articolo su www.benecomune.net

logo-benecomune-sottotitolo

 

 

 

BIBLIOGRAFIA

Politiche_per_uno_sviluppo_umano_sostenibilePolitiche per uno sviluppo umano sostenibile
Carocci, 2011

l volume propone una rilettura delle politiche di sviluppo locale e di cooperazione decentrata fondata sull’approccio allo sviluppo umano, a vent’anni dalla sua prima formulazione proposta dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo. L’intento è quello di offrire strumenti operativi che consentano agli Enti locali di implementare le politiche di sviluppo. Integrano il testo una serie di interviste a personalità di rilievo del mondo accademico, istituzionale e del terzo settore; inoltre vengono presentate esperienze significative e buone prassi che illustrano concretamente come contribuire alla definizione di politiche innovative centrate sulla persona.

 

spazi-povertàGli spazi della povertà. Strumenti d’indagine e politiche d’intervento
a cura di E. Chiappero Martinetti, S. Moroni, G. Nuvolati | Bruno Mondadori, 2011

La povertà è tragicamente sempre più diffusa tra le città del cosiddetto mondo sviluppato. Ma quali sono gli spazi in cui attecchisce? E perché? Il volume, curato da alcuni dei principali studiosi che si occupano del tema, esamina la relazione tra spazio e povertà nel contesto urbano, sia sul piano teorico che empirico. Gli autori analizzano alcune significative realtà internazionali (Helsinki, Detroit, Rotterdam) e italiane, soffermandosi in particolare su Milano, il caso di studio presentato nella seconda parte del libro. Un testo destinato principalmente agli studiosi di scienze sociali e agli studenti dei corsi di laurea specialistica, di master e di dottorato in economia, sociologia per la ricerca sociale, urbanistica, geografia urbana. Ma anche uno strumento prezioso per i decisori pubblici interessati alla valutazione della qualità della vita nei contesti urbani: in questo libro troveranno raccomandazioni preziose per gli interventi a tutela di chi vive le situazioni di maggior svantaggio.

debatingDebating Global Society
Reach and Limits of the Capability Approach | Sipiel, 2009

Al centro di questo volume, che include un contributo originale del premio Nobel Amartya Sen, è il Capability Approach, un quadro teorico innovativo che misura lo sviluppo umano focalizzandosi non soltanto sulla condizione economica degli individui, ma sulle reali opportunità che essi hanno per condurre il tipo di vita che hanno ragione di apprezzare.

 

 

sviluppo umanoSviluppo umano sostenibile e qualità della vita. Modelli economici e politiche pubbliche
Enrica Chiappero Martinetti, Stefano Pareglio | Carocci, 2009

Il volume presenta i risultati di un lavoro di ricerca sui temi della qualità della vita e della sostenibilità dello sviluppo nelle economie avanzate. Partendo da una rassegna critica di questi due concetti, il testo presenta un modello dinamico basato sull’approccio di Amartya Sen, da impiegare per la valutazione della qualità della vita e della sostenibilità dello sviluppo, non solo ambientale ma anche sociale, e per la simulazione di politiche pubbliche alternative. A partire dalla costruzione di un modello stilizzato e semplificato, si studiano in una prospettiva dinamica le relazioni e i legami esistenti fra tre differenti dimensioni del benessere (istruzione, salute e ambiente) per alcuni sottogruppi di popolazione.

umanizzareUmanizzare lo sviluppo. Dialogo a più voci sullo sviluppo umano
Andrea Semplici, Enrica Chiappero Martinetti | Rosenberg & Sellier, 2001

Uno strumento che rende accessibile in modo semplice e sintetico il contenuto dei ‘Rapporti sullo sviluppo umano’ dell’Undp, e favorisce il loro impirgo concreto da parte di un vasto pubblico.

 

 

 


 

Davide Maggi

Professore di Economia aziendale presso l’Università “Amedeo Avogadro” di Novara e vicepresidente Fondazione Comunità Novarese onlus.

 

L’economia è scienza che si dedica al bene umano. Certo che esso è desiderabile anche quando riguarda una sola persona; ma è più bello e più divino se riguarda un popolo e le città.

Aristotele, Politica

impresa-responsabileLa crisi scoppiata nel 2007-08, qualificata come finanziaria prima, economica dopo e, infine, dei  debiti sovrani, non è solo la peggiore crisi dell’ultimo secolo (per molti addirittura più grave di quella  scoppiata nel 1929, anche se una serie di strumenti hanno consentito per ora di renderla forse  meno grave sul piano sociale) ma è una profonda crisi di cultura, civiltà e valori. In questa  prospettiva va letto il libro di Davide Maggi che, non casualmente, parte dal tema dell’etica e della  persona. ( …) Davide Maggi sembra voler dire (anzi, mi sembra di cogliere un messaggio forte), se  l’economia è la scienza (o disciplina) delle “profezie che si auto avverano” e il management è la  scienza (o disciplina) che consente a chi è determinato nel raggiungere gli obiettivi di conseguirli, che le persone possono governare ed operare nelle aziende mantenendo o perseguendo i valori in  cui esse credono profondamente. Chi ha valori profondi ed è disposto a mettere in gioco la propria  persona per affermarli, utilizza i propri talenti per avviare imprese, promuoverne lo sviluppo e  renderle competitive, non solo per perseguire interessi individualistici ed egoistici, ma anche perché ritiene che la persona debba avere una “condotta etica” nei rapporti con gli altri.

Dalla Prefazione di Elio Borgonovi